martedì 5 novembre 2013

NON LASCIARTI SFUGGIRE I DIFETTI e QUANDO TUTTI FANNO A GARA PER ESSERE IL MIGLIORE, SII IL PEGGIORE.


Altre due leggi di Kessels e Kramer che aggiungono un po’ di imperfezione nella nostra vita. Perché i difetti sono molto più divertenti.

Le persone sono piene di difetti, per questo le amiamo. Lo stesso vale per i brand (Kessels-Kramer) E, aggiungo io, mille volte di più per le mamme e i papà!



-85 e -84

L’inizio di una giornata senza difetti.

La mamma perfetta si sveglia, senza nemmeno un’occhiaia malefica o piccole caccolette a bordo occhio e, ci giurerei, con una linea di eyeliner che le illumina lo sguardo.


La vestaglia di seta svolazza mentre prepara la colazione per tutti, mettendo in forno dolcetti fragranti che ha fatto con le sue mani, in una pausa notturna… perché, a lei, bastano quattro o cinque ore per sentirsi fresca e riposata.

Con un sorriso, apre le finestre e, canticchiando “I sogni son desideri… firulì firulà…”, si prepara per un’altra fantastica giornata di ricche soddisfazioni lavorative e giochi amorevoli con i figli.

La mattina di una mamma che ci prova…

Urla nel silenzio: “mamma isaaaaaa” - “papypapàààààà”.
Da un lontanissimo angolo nel cervello, sento una vocina a me familiare: quella di mio figlio. Mi sembra di essere andata a letto da un minuto e invece è già giorno. Non può essere!

Lui: “Pari”

Lei: “Dispari”

Insieme: “Bim, bum, bam!”

Lui: Pari, ho vinto. Tocca a te.

Lei: Arriva la mammaaaaa…

Metto Marco sul seggiolone e spero che in tv diano uno di quei programmi dove gli adulti si travestono da bambini scemi. Così si lobotomizza per qualche minuto, giusto il tempo di riprendermi dal quotidiano shock post risveglio.

Mi do un’occhiata allo specchio, scoprendo che la notte ha portato i suoi frutti. Sì, sul mio mento: un grosso, grasso bitorzolo rovina il mio profilo migliore. Ok, nemmeno oggi sarò notata dal talent scout di Cindy Crawford e Claudia Schiffer… sì, ci spero ancora e allora?! Non è colpa mia se sono cresciuta con queste favole anni ’90, di uomini che pescano ragazze acqua e sapone davanti a scuola e ne fanno delle top. 

Come finisce una giornata senza imperfezioni?
La mamma perfetta è contenta perché ha avuto una promozione sul lavoro, anzi no, le hanno comunicato che continuerà ad avere esattamente le stesse responsabilità, però guadagnerà mooolto di più e che non si preoccupi, perché il suo part time rimarrà sempre una priorità che l’azienda si impegna a rispettare.

Arriva puntuale all'asilo e si prepara ad accogliere il suo piccolo e perfetto figlio che, come confermano le maestre, fa anche la cacca profumata.
Un divertentissimo pomeriggio li attende, dove l’amorevole bambino si divertirà in autonomia, senza disprezzare però un collaborativo scambio di giochi con gli amichetti.

Terminata la parentesi ludica e arrivati tra le mura domestiche, iniziano, nella più totale serenità, le abluzioni serali: un bagnetto ai fiori di loto per pulire un corpicino già pulito di suo, una cena leggera consumata nel più totale contegno e, dulcis in fundo, le nanne. Che arrivano senza nemmeno il tempo di dire buona notte…

Ma i lati positivi sono sopravvalutati.
Proclamati il peggiore: sarai solo e sarai notato. (Kessels-Kramer)


Ecco la degna conclusone di una giornata per una mamma che c’ha provato.

Il cliente chiama per dirmi che il progetto salta. Purtroppo non c’è budget per procedere. E me lo dice alle quattro meno due minuti! Così arriverò tardi all’asilo e, oltre al budget, salterà anche la mia testa.
Sono costretta a vestire Marco in fretta e furia, con lo sguardo basso, eternamente colpevole per non riuscire ad arrivare nell’orario stabilito. Così da non accorgermi che mi ha lasciato sulla giacca un’enorme caccola fosforescente, che lì resterà fino al prossimo cambio di stagione.

Lo guardo al parco strappare un gioco dalle mani di una bambina al grido di “è mmmmiiiooo”, per poi disperarsi quando, un altro bimbo, prova a sfiorare uno dei suoi giochi. E mi accorgo che sono incantata come davanti a un documentario del National Geographic.

Ma anche questa puntata finisce e si ritorna verso casa, dove ci aspetta il temibile triplete: bagnetto-pappa-nanna. Rincorro Marco, l’acchiappo e con movimento lesto, è già dentro la vasca… lui, mentre l’acqua è tutta fuori.
Dopo una porzione di pappa che farebbe invidia a un branco di elefanti, metà della quale sta incorniciando il divano, è l’ora della nannaaaaa… ma questo è un capitolo che non posso raccontare, perché spetta all’altra metà della coppia imperfetta.

Vedo Marco e il suo papà sparire dietro la porta della cameretta e una domanda mi frulla in testa… ma Claudia Schiffer e Cindy Crawford ce l’avranno una caccola fosforescente attaccata alla giacca?








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