venerdì 15 novembre 2013

Le promesse, le grandi promesse, sono l'anima della pubblicità. 
(Samuel Johnson, The Art of Advertising Exemplified)

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Argomento delicato le promesse. Chissà perché se ne parla tanto. Forse perché sono difficili da mantenere. Più che delle promesse mantenute, si tende a ricordare sempre quelle disattese. 



Chi fa il mio lavoro lo sa bene, con le promesse non si scherza. Non si può dire quello che ci passa per la testa e poi scusarsi, nel caso fossero tutte delle grandi balle. Chi sbaglia paga, e devi sperare di non averla detta troppo grossa.

Una volta chiesi al direttore clienti di una grande agenzia: “Scusa ma è vero che questa roba fa tutto quello che raccontiamo? Perché, a dire il vero, mi sembra un po’ esagerato”.
Lei rispose: “… almeno siamo sicuri che non fa male”.

Con le promesse è così: basta rimanere in equilibrio precario tra la verità e il suo esatto contrario. Fermi su quella corda, senza nemmeno una rete sotto e, a volte, ci fanno anche il solletico.
Non vi è mai capitato di fare una promessa e poi non riuscire a mantenerla?
Qualcuno può rimanerci parecchio male.


Ma dove vanno a finire tutte quelle promesse che facciamo a noi stessi?

C’è un piccolo Purgatorio dove il sedotto e l’abbandonato coincidono, il poliziotto buono e quello cattivo hanno forti crisi d’identità, guardie e ladri sono confusi.

Le promesse fatte a noi stessi sono là, in attesa di essere mantenute. Qualcuna ha perso le speranze, altre pensano che il loro momento arriverà presto. Ma una cosa è certa: ogni giorno c’è un po’ meno spazio in quel Purgatorio.

Prometto che se torna, non ci casco. Crollasse il mondo!

Prometto che non cederò mai a un capriccio di mio figlio.

Prometto che non perderò mai più la pazienza con mio padre.

Prometto di non fare sghopping compulsivo.

Prometto che non mangerò mai più così tanto.

Prometto che imparerò l’inglese.

Prometto di non fare più la voce stridula da saputella.

Prometto che non parlerò mai come una casalinga disperata.

Prometto che non crollerò dopo un fallimento.

Prometto che non piangerò più.

Prometto che sopporterò il dolore.

Prometto di non avere nostalgia del passato.

Prometto di non comprare mai più un vasetto di Nutella.

Prometto che mi farò rispettare.

Prometto che saprò affrontare una sconfitta.

Prometto di non farmi coinvolgere.

Prometto di non mangiarmi più le unghie.

Prometto di non volere l’ultima parola.

Prometto di non farmi mettere i piedi in testa.

Prometto di non avere rimpianti.

Prometto di non fare il sorrisone da Jocker nelle foto.

Prometto che non scriverò mai un blog.

Prometto che questa è l’ultima fetta di torta al cioccolato.

Prometto di non sculacciare mai mio figlio.

Prometto di non arrivare più in ritardo.

Prometto di chiedere scusa per prima.

Prometto di non essere una mamma apprensiva.

Prometto che torno in palestra.

Prometto di essere più forte.

Prometto di non ridere quando guarderò le foto delle superiori.

Prometto che non andrò mai a dormire arrabbiata.

Prometto che non invidierò mai nessuno.

Prometto di ascoltare fino alla fine.




Prometto di non fare mai una promessa che non posso mantenere.



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