giovedì 31 ottobre 2013

NON FARE BRAIN STORMING. MAI.

(dalle "leggi sulla creatività" di KesselsKramer)


-88


Una sera, eravamo tutti dai nonni, e Marco ha deciso che non aveva nessuna intenzione di andare a letto. Noi avevamo già messo in registrazione qualcosa come 10 film, presi dall’ottimismo di avere tutta la serata per noi e lui, intanto, si fregava le mani pensando a come poteva farcela pagare.

Il tutto è durato ben tre ore: dalle nove a mezzanotte di pianto ininterrotto e capriccioso. Escludendo la caduta accidentale dal balcone e l’avvelenamento, rimanevano poche alternative e i nostri 10 film… ridevano anche loro di noi.

Più o meno dopo un’oretta di disperazione è partita la raffica di idee: ognuno buttava lì cosa avrebbe fatto per farlo addormentare.




Portatelo a fare un giro in macchina… con te funzionava sempre.

Se volete, accendo un po’ l’aspirapolvere, ché i rumori forti aiutano. (ore 22… anche i vicini avrebbero detto la loro)

Ma se gli facciamo un bagnetto caldo?

Ecco, ho preparato una bella camomilla. Me l’ha chiesta. (in quel momento avrebbe chiesto anche una millefoglie alle fragole, ma non starei ad assecondarlo troppo)

Facciamolo addormentare nel lettone, anzi no sul tappeto, hai provato sul divano? (e se proviamo nel SUO letto? Che dite?)

Forse ha freddo… no effettivamente è tutto sudato. Non è che ha caldo?

Magari vi conviene tornare a casa? Ha nostalgia del suo lettino. (sì torno a casa, ma lui ve lo lascio qui. Tiè)

Mentre noi siamo ancora in pieno summit, Marco prende il suo pupazzetto e si dirige, tutto solo, in camera, pronunciando una parola soltanto, ma magica: “Nanna”. E, nel giro di due minuti, si addormenta come un angioletto.



Evviva i nonni e tutto l'amore che riescono a dare!


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