A chi non piace vincere?
A me.
In linea di massima, dove intravvedo un po’ di competizione, faccio un passo
indietro. Sono un’esperta nel battere i miei record personali. Superare me stessa, mi mette più a mio agio.
Anche con Marco è così. Adesso è
nel periodo dove vuole vincere in tutto. E le gare sono ovunque, dove meno te
le aspetti.
Arrivare alla porta di casa, per esempio, è la sua sfida
preferita. Vuole che io prenda
l’ascensore e lui le scale. Penserà che un solo piano sia alla sua portata. Se
mangiasse meno focacce grandi così, forse lo sarebbe!
Mamma Isa! Fai pronti, partenza, via.
(Traduzione: vediamo chi arriva prima alla porta di casa).
(Traduzione: vediamo chi arriva prima alla porta di casa).
Io aspetto un po’ a chiamare
l’ascensore, così sono sicura che il mio
atleta panzuto non avrà difficoltà ad arrivare primo.
Capita, a volte, che l’ascensore
sia già lì fermo e io faccia finta di non vederlo, dico a Marco di salire, intanto.
Ma lui, ligio alle regole, non vuole: bisogna partire insieme.
Eccomi, allora, in quel piccolo ascensore
a chiedergli di andare piano.
Non c’è fretta, stretto e sgangherato abitacolo. Prenditi il tuo tempo per fare questo piano.
Ma lui non mi ascolta e con un
rimbalzo degno di un atterraggio lunare mi scarica sul pianerottolo. Marco sta
facendo l’ultimo gradino e mi vede attraverso il vetro. Io vedo la sua faccina
che si increspa, gli occhi che si allargano. Il tradimento è avvenuto.
Scendo e nego l’evidenza: Evviva! Sei arrivato prima tu! Grido,
come se fossi la madre di Usain Bolt.
No, Mamma Isa… tu prima. Marco ultimo. E si avvicina alla porta, guardandosi la punta delle scarpe.
Ho pensato di lasciarmi
insegnare qualcosa da Marco. Per una volta, non aver paura di provare a vincere.
La cosa peggiore che possa succedere è non arrivare primi. Ma a casa ci entro
lo stesso!
Adesso sono lì, all'inizio delle scale. Vedo gli altri sull’ascensore e mi dico che, se solo avessi mangiato meno focaccia, potrei farcela.
Adesso sono lì, all'inizio delle scale. Vedo gli altri sull’ascensore e mi dico che, se solo avessi mangiato meno focaccia, potrei farcela.
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mamma Isa, votate qui unamammacomecopy.
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